Quando si parla delle normative per il trasporto di opere d’arte, si deve specificare il tipo di bene a cui ci si riferisce. Infatti, la legge distingue fra i lavori con meno di 50 anni di età o il cui autore è in vita (dette contemporanee) da quelli che superano queste soglie. Allo stesso modo, la disciplina entra nel merito di quelle che sono l’importazione e l’esportazione dentro e fuori dell’UE. In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza su alcuni aspetti di questo intricato humus legislativo.

La legge per i trasporti di opere d’arte fuori e dentro i confini europei

Autocertificazione per la spedizione delle opere

Le regole relative al trasporto di dipinti, sculture, installazioni e fotografie sono particolarmente sofisticate in quanto qualunque opera d’arte può potenzialmente avere interesse per lo Stato. Il Decreto Ministeriale del 17 maggio 2018, n. 246 prevede alcuni cambiamenti sulle procedure per l’esportazione. Prima di tutto, le opere al di sotto dei 70 anni di età non possono essere oggetto di blocco per l’esportazione. Tuttavia, quelle fra i 50 e i 70 possono prevedere delle tutele se presentano un interesse eccezionale per l’integrità e la completezza del patrimonio culturale della Nazione. Inoltre, viene introdotto il parametro del valore. Nello specifico, un lavoro di età superiore a 70 anni il cui prezzo non superi i 13.500 euro può essere trasportato ed esportato con una semplice dichiarazione sostitutiva di “Autocertificazione di arte contemporanea”. Proprio attorno a questo documento ruota l’interesse dei collezionisti di autori contemporanei.

Attestato di libera circolazione delle opere

Diversa è, invece, la procedura per l’esportazione di opere antiche (cioè quelle che superano le suddette soglie). In questo caso, occorre munirsi dell’Attestato di libera circolazione presso gli uffici competenti. Questi sono chiamati a prendere in considerazione una serie di valori per decidere se rilasciare o rifiutare il documento. I parametri che vengono presi in considerazione sono la qualità artistica dell’opera; la rarità (in senso qualitativo e/o quantitativo; la rilevanza della rappresentazione; l’appartenenza a un complesso e/o contesto storico artistico, archeologico e monumentale; la testimonianza particolarmente significativa per la storia del collezionismo; la testimonianza rilevante, sotto il profilo archeologico, artistico, storico, etnografico; la testimonianza di relazioni significative tra diverse aree culturali, anche di produzione e/o provenienza straniera.

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